All’inizio della diffusione della sigaretta elettronica in Italia, tutti eravamo sicuri che il suo utilizzo fosse permesso anche in luoghi pubblici chiusi e all’aperto, ma non è stato così. Anche se il vapore sprigionato dalla sigaretta elettronica non è neppure paragonabile alla tossicità che emette la combustione del tabacco di una sigaretta tradizionale, che produce circa 4000 sostanze tossiche di cui almeno 400 cancerogene, la disinformazione ha portato i parlamenti a comparare la sigaretta elettronica a quella classica, non considerando il fatto che le e-cig emettono vapore che non è per niente dannoso per chi lo svapa e per chi gli sta intorno. Ciò ha portato nel 2013 all’ applicazione delle stesse norme del tabacco in materia di tutela della salute dei non fumatori anche per la sigaretta elettronica, ma per fortuna in quello stesso anno, grazie a vari studi di ricerca che affermavano che non vi è paragone tra le due in materia di tossicità, alcuni parlamentari hanno modificato tale legge, creando solo della restrizione nell’utilizzo della e-cig in luoghi pubblici a tutela di tutti coloro che non ne fanno uso. Quindi dove non è permesso utilizzare la sigaretta elettronica?
Il divieto di svapo comprende i seguenti luoghi pubblici:
- Scuole e zone adiacenti (giardini, cortili, cancelli)
- Università
- Ospedali
- Centri di detenzione minorili
- Comunità di Recupero
- Centri per l’impiego
- Centri di formazione professionale
- Uffici
- Mezzi pubblici (aerei, treni, metropolitane, bus)
Per quanto riguarda luoghi pubblici di svago come cinema, bar, ristoranti, centri commerciali, la cosa è diversa. Per legge non vi è alcun divieto di svapo, ma è a discrezione del gestore permettere o vietarne l'utilizzo, ciò sta a significare che potete fare uso della sigaretta elettronica solo se non vi è affisso il cartello di divieto di svapo, ma anche se non ci fosse, l’esercente in ogni caso ha il “potere” di vietarvene l’utilizzo. Quindi per “quieto vivere” se non vedete cartelli in merito, vi consigliamo comunque di chiedere al personale del bar, ristorante ecc… se è permesso svapare, cosicché non abbiate spiacevoli richiami.
Ma cosa succede se trasgrediamo la legge? Speriamo che non dobbiate mai scoprirlo, ma vi anticipiamo che per chi commette un illecito amministrativo, la conseguenza è pagare una multa che può arrivare fino a 550 euro. In conclusione, anche se la sigaretta elettronica è uno dei metodi migliori per smettere di fumare, e non è affatto tossica come respirare fumo passivo di una sigaretta classica, non possiamo pretendere che chi ci stia intorno respiri il nostro vapore, pur avendo un profumo delizioso.